Il piacere di mangiare bene: i miei consigli per un buon rapporto con il cibo

Desideri perdere peso senza restrizioni? Sei alla ricerca di un modo per poterti guardare allo specchio serena o rimanere in forma e in salute nel modo più naturale possibile? Ecco tutto quello che devi sapere per riscoprire il piacere di mangiare e di nutrirti.

Spesso le convinzioni che riguardano il nostro corpo, come siamo fatti e soprattutto il nostro peso corporeo, ossia i chili sulla bilancia sono davvero limitanti. Quando siamo sovrappeso oppure abbiamo una relazione non serena con il cibo, ad esempio, siamo convinti che sia colpa nostra. Capita che ci vediamo senza alternative e senza possibilità di scelta: nella nostra testa ci sono pensieri come “è tutto inutile, tanto sono fatta così”, “il mio metabolismo è troppo lento per reagire bene ad una dieta” oppure “è tutta colpa mia, non ho abbastanza costanza e determinazione”. O ancora “le diete sono tutte privazioni e devo esagerare con la palestra per riuscire a smaltire quello sgarro”.

Quello che desidero fare è aiutarti a migliorare la relazione con te stessa, il tuo corpo, il tuo peso corporeo e supportarti per rimanere in forma e in salute nel modo più naturale possibile.

Per potersi guardare allo specchio sereni e salire sulla bilancia con il sorriso, qualsiasi sia la condizione da si parte, è necessario mettere in pratica alcuni consigli ma, soprattutto, scardinare alcune convinzioni mentali.

La prima delle convinzioni mentali è certamente quella di pensare di non essere abbastanza meritevole di avere un corpo che ci piaccia. Si tratta di scardinare quel pensiero di non essere abbastanza alta, di non posseder muscoli abbastanza tonici, di non sfoggiare una postura abbastanza regale o, più in generale, di non essere abbastanza per essere amata e amarsi. Scardinare questi pensieri è difficile ma anche profondamente necessario per accettare e accogliere le proprie imperfezioni, la propria vulnerabilità e il proprio modo di essere. Il mio suggerimento è quindi imparare ad amare sé stessi nella propria totalità: fisicità, forma e consistenza dei propri muscoli e delle proprie ossa, ma anche mente e anima.

Il nostro rapporto con il nostro corpo passa anche attraverso il modo in cui pensiamo al cibo e ai nutrienti in generale. Consiglio sempre, infatti, di smettere di pensare che esistano “alimenti si” e “cibi no”, mangiare buono e cattivo in assoluto. 

E’ necessario anche scardinare quel pensiero ricorrente: in sè e per sè i cibi, infatti, non hanno il potere di farci ingrassare o riempirci di edemi o di acqua piuttosto che farci dimagrire. Imparare a vedere il cibo con occhi amorevoli verso sostanze che nutrono e ci tengono in vita, è solo il primo passo per costruire una relazione duratura e sana con il cibo e con il nostro corpo di conseguenza. è in questo contesto che professionisti come me, possono e devono cambiare approccio quando forniscono consigli alimentari. 

Personalmente, infatti, ritengo molto più utile e proficuo nel lungo periodo aiutare i miei clienti a fare pace con il cibo e con le emozioni piuttosto che negare un alimento che a loro piace. Aiutare il paziente che vuole migliorare il proprio aspetto esteriore consigliando i cibi che a lui piacciono e che all’interno della famiglia vengono già normalmente inseriti, considerare se alla persona piace cucinare oppure no, se esce spesso a mangiare al ristorante, etc. sono sono alcuni di quelli elementi che mi consentono di fornire consigli vincenti e personalizzati, ma soprattutto adeguati alla loro vita e ai ritmi, al tipo di relazioni sociali. L’idea è quella di considerare tutto, proprio tutto: ambizioni, stile di vita e inclinazioni personali per consentire di continuare a svolgere una vita piacevole e serena e al tempo stesso rimettersi in forma.

 

Come coach, mi avvalgo di una tendenza semplice: evitare di fornire regole esterne ai miei pazienti che piacciano a me o siano la dieta più alla moda del momento ma, al contrario, aiuto le persone ad entrare in connessione con il proprio corpo, le proprie emozioni e ripristinare un’armonia tra le stesse attuando un cambiamento interno e non esterno. Evitare di dire cose che devono fare, alimenti che devono evitare è la chiave per una relazione più sana e duratura con il cibo. Analizzare gusti, stili di vita e personali inclinazioni alla cucina di ognuno, infatti, è fondamentale per stabilire un quadro che consenta di imparare dall’interno cosa il corpo chiede quando ha fame e quando, invece, è sazio e non ha bisogno di cibo.

Una delle tecniche che utilizzo più spesso è chiamata “mindful eating” o mangiare consapevole. Questo non significa mangiare secondo regole dettate dall’esterno, le cosiddette “regole da manuale” ma entrare in connessione con stomaco e intestino, ridurre la velocità di masticazione e connettersi con le proprie emozioni.

Il concetto di accettazione dello stimolo della fame e di riconoscimento dell’emozione che sta dietro allo stimolo di quella fame è l’elemento chiave: capire se la fame è fisiologica e naturale (es. non mangiamo da 6-7-8) ore piuttosto che uno stimolo a mangiare un cornetto di gelato perchè abbiamo bisogno di una carezza è, infatti, il primo passo per imparare a prendersi cura di sé stessi.

 

E’ solo attraverso l’accettazione priva di rassegnazione che possiamo imparare a scegliere il cibo migliore per noi. Conoscere i meccanismi automatici che si inseriscono nella nostra mente a proposito del rapporto col cibo e comprendere come ogni tipo di abitudine possa essere modificata partendo da una conoscenza e consapevolezza interna e senza imposizioni dall’esterno è fondamentale. Una dieta codificata nei manuali – come la dieta del minestrone, dell’ananas o ancora quella chetogenica o paleolitica – è qualcosa che non funziona nel lungo termine perchè rappresenta semplicemente della teoria esterna che, a fatica, si cerca di interiorizzare ma che non risponde alla vera natura di noi stessi. 

E’ solo attraverso un cambiamento interno di convinzioni e di credenze limitanti è possibile giungere ad una scelta consapevole dei nutrienti, intesi come cibi migliori per ciascuno di noi e arrivare, quindi, ad avere il giusto peso e mantenerlo tutta la vita.

La prossima tappa del mio percorso di Wellness Coaching tratterà proprio il concetto di “peso giusto” e si terrà domenica 20 marzo, dalle ore 15 alle 17, al costo di 97€.

Se anche tu vuoi diventare responsabile della tua personale relazione con il cibo, scegliere la dieta più adatta a te e guardarti allo specchio senza drammi e paure, iscriviti all’appuntamento del percorso di Wellness Coaching intitolato “il peso giusto”.

Ti aspetto!

 

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