“Grazie.” “Grazie per cosa?”
“Grazie per tutto” è la risposta e questo è un perfetto esempio di comunicazione gentile e ricca di gratitudine.
Spesso, di fronte a situazioni spiacevoli e “momenti no” ci sentiamo incapaci di reagire, arrabbiati, tristi ed entriamo in una spirale negativa, che può portare a vere e proprie patologie come, ad esempio, la depressione. Nella nostra quotidianità, infatti, siamo portati a pensare che il nostro umore, il nostro stato d’animo dipenda, esclusivamente o in grande parte, dagli eventi esterni, dalle altre persone e così non proviamo nemmeno a coltivare un differente stato interiore.
Quello che non si pensa è che, invece, esistono alcuni modi di sentire, alcuni stati emotivi ed interiori che possono essere indotti volontariamente e che, soprattutto, hanno un’influenza positiva su come reagiamo agli eventi della vita. La gratitudine è l’esempio più significativo di questo tipo di sentire ed è un atteggiamento verso il mondo che ci consente di affrontare le situazioni della vita in modo più ottimista e felice.
Non mi riferisco alla semplice buona educazione o al dire “grazie” se qualcuno ci regala un’azione gentile o, almeno, non solo: si tratta di un’autentica percezione che in qualsiasi situazione ci sia qualcosa per cui essere grati e per dire “grazie”.
Grazie per avermi fatta sentire accolta e amata, per aver riconosciuto il mio lavoro e per avermi dedicato un’attenzione speciale. Ma anche e soprattutto grazie alla vita per avermi messo davanti sfide difficili, perché grazie ad esse ho imparato lezioni importanti.
Insomma, quello che è certo è che i motivi per essere grati sono diversi e innumerevoli. Ed è proprio che, quando siamo capaci di provare una gratitudine incondizionata, sviluppiamo una fiducia autentica e reale nella vita stessa. Dire grazie ed essere riconoscenti, infatti, non costa nulla: si può dire grazie al cuore perché batte senza nessuno sforzo intenzionale oppure alla terra perché ci dà la possibilità di mangiare ogni giorno i suoi vegetali o addirittura all’ex marito per averci lasciato e dato la possibilità di apprezzare il valore della solitudine.
La gratitudine è quindi una manifestazione di amore e, come tale, giova prima di tutto a chi la dona e poi a chi la riceve.
Questo stato emotivo rappresenta un vero e proprio antidoto all’invidia, alla rabbia, alla tristezza e a tutte quelle emozioni negative che logorano la nostra vita e, perché no, la nostra salute psicofisica.
Coltivare il valore della gratitudine porta con sè enormi benefici e zero controindicazioni. Oramai, le ricerche scientifiche sul tema hanno dimostrato gli effetti positivi di questo stato emotivi sulla salute e sullo stato di benessere delle persone.
La gratitudine, infatti, è un “sentire” molto complesso e associato in modo indissolubile al nostro modo di vivere la socialità e, per questo motivo, gli effetti positivi a livello interiore e sociale sono infiniti.
Sul piano neurologico la sensazione di gratitudine si manifesta tramite un’attivazione di alcune aree della corteccia prefrontale responsabili dei meccanismi di riconoscimento e ricompensa sociali e della regolazione della moralità e dell’etica. Alcune ricerche hanno dimostrato anche un rilascio di endorfine che sono connesse a rilassamento e benessere ma, oltre agli aspetti specificatamente psico-fisiologici quello che conta moltissimo sono le conseguenze sociali dell’espressione della gratitudine.
Essere grati e approcciare la vita con senso di gratitudine, infatti, consente di trarre diversi benefici, tra cui:
- Ridurre i conflitti e aprire le porte al dialogo costruttivo. La gratitudine contribuisce, infatti, ad aumentare la sensazione di fiducia, strettamente connessa a livelli inferiori di stress e ansia;
- Aumentare l’autostima e combattere il malessere sociale;
- Migliorare il sonno e la salute psico-fisica.
Secondo uno studio scientifico condotto di recente e pubblicato su “Personality and Individual Differences” le persone riconoscenti sentono meno dolori fisici e si percepiscono come più sane e in forma rispetto alla media. Essere grati contribuisce anche ad un’ulteriore longevità. Mi piace pensare che, non a caso, la gratitudine è anche il perno di ogni tradizione spirituale e religiosa e in particolare nella meditazione di stampo buddista.
Ma come affrontare le situazioni difficili della vita?
Quello che spesso non si sa è che è possibile sviluppare gratutidine anche di fronte alle tragedie: lo studio pubblicato sul “Journal of Personality and Social Psychology”, infatti, ha riconosciuto la gratitudine come fattore determinante nel superamento del trauma dell’11 settembre.
Personalmente, suggerisco sempre ai miei cochee che seguono i percorsi di Life e Wellness Coaching, un esercizio molto semplice ma davvero importante.
Si tratta del “barattolo della gratitudine”: per farlo è sufficiente recuperare una scatola, come quella vecchia dei biscotti, nella quale inserire ogni sera un post-it o un piccolo bigliettino su cui scrivere una motivo di cui si è grati per quella giornata. I motivi possono essere i più disparati: del fatto che ci sia stato il sole o che qualcuno ci abbia riconosciuto, di non aver avuto il raffreddore e altre moltissime cose.
È possibile essere grati per cose grandi o piccole, quello che è importante è allenarsi a riconoscere qualcosa di bello per cui ringraziare il mondo e sé stessi. Anche la semplice e spesso data per scontata possibilità di mangiare un piatto di riso è qualcosa di cui essere grati: c’è stato qualcuno che ha coltivato il chicco, l’ha raccolto e poi lo ha confezionato e portato al supermercato dove acquistarlo.
Ringraziare sé stessi è fondamentale.
Riconoscere le azioni, i pensieri e tutto quello che di positivo e bello si fa per sé e per gli altri. Il barattolo della gratitudine consente quindi di inserire ogni sera un pensiero, un ringraziamento a sé stessi, agli altri, alla vita e si riempirà velocemente di tante cose belle. È nel momento in cui si sente un po’ sottotono, si ha bisogno di vedere la vita in modo più ottimista e di sentire e pensare cose belle, che svela la sua importanza: aprendo il barattolo si scopriranno le cose belle vissute, i momenti speciali e i pensieri positivi, alcuni magari dimenticati o rimossi dalla mente.
Desideri vivere serena, soddisfatta e grata? Non cercare di condizionare gli eventi esterni ma lavora sul tuo mondo interiore sviluppando in particolare un profondo senso di gratitudine per il mondo, per la vita e, soprattutto, per te stessa.
Per scoprire qualcosa di più sul mondo della gratitudine, ti invito al prossimo incontro dei miei percorsi di Wellness e Life Coaching del 14 novembre dalle 15 alle 17 e dalle 18 alle 20. Per maggiori informazioni scrivimi a lara@larabernini.it oppure chiama il 3391638172!
Grazie mille alla dottoressa Lara Bernini per la l’accoglienza , generosità e professionalità! Consiglio di sceglierla che è la migliore in tutto!❤
Grazie Virginica, questo tuo pensiero è una forma spontanea e generosa di vera gratitudine!
Non so quando ho iniziato ma fin da piccola mi viene spontaneo osservare il bello e il buono, e commentarlo, a voce alta. Oggi da adulta, grazie anche a Te, Lara, capisco il valore potente della Gratitudine. Ti lascia sempre una sensazione piacevole. È come creare un PONTE, di energie e emozioni. Grazie anche al tuo corso di ieri sera oggi so che fa anche bene alla mia salute😘🤝💡
Grazie Lara, la tecnica del barattolo mi sembra proprio una buona prassi. E mi piace anche che la ricerca scientifica si stia dimostrando interessata a questi aspetti psicologici, fintanto da studiarne gli effetti.
Grazie Lara, pet avermi dato di modo di fermarmi per un momento a pensare, in questa mia vita così frenetica, all’importanza di non sottovalutare mai ciò che quotidianamente mi rende felice, parole, gesti, emozioni.. non lo so se in un barattolo ci possa stare tutto!
Hai ragione, Silvia! Io in 5 anni ho accumulato 5 barattoli extra large. Rappresentano per me degli scrigni, testimonianze di una vita ricca di momenti appaganti, unici e felici!
Ciao Daniela! La ricerca scientifica già da molti anni ha confermato che la salute migliora in presenza di sentimenti positivi di umanità e compassione. Solo in tempi recenti ha iniziato ad impiegare attivamente i risultati di questi studi su larga scala. Pensa che all’ospedale Sacco a Milano vengono offerti corsi di Mindfulness. Chissà se anche gli Istituti superiori di sanità della regione Lazio hanno istituito un’offerta simile. Mi dirai!
Grazie Lara tra le cose di cui sono grata è quella di avere una cooch preparata come te, i nostri incontri mi stanno aiutando a scavare dentro e crescere come persona! Per me sei un punto di riferimento importante, e sono felice di averti incontrata sulla mia strada. Oltre ad essere una brava professionista sei una bella persona, sto imparando a sorridere piu spesso, a prendermi cura del mio corpo e della mia mente grazie alla tua guida. Grazie Lara
Grazie Lara tra le cose di cui sono grata è quella di avere una cooch preparata come te, i nostri incontri mi stanno aiutando a scavare dentro e crescere come persona! Per me sei un punto di riferimento importante, e sono felice di averti incontrata nella mia strada. Oltre ad essere una brava professionista sei una bella persona, sto imparando a sorridere piu spesso e a prendermi cura del mio corpo e della mia mente con la tua guida. Grazie Lara
Cara Amanda, se la gratitudine ha un effetto così esplosivo in te ti consiglio di praticarla sempre e ti suggerisco un esercizio.
Pensa a una persona significativa, ricorda un bel momento passato insieme, poggia la mano sul cuore e ringrazia.
Ora fai lo stesso pensando a un momento di sofferenza. Ripeti questo esercizio finché senti gratitudine ugualmente intensa in entrambi i casi. Ti abbraccio forte!
Grazie per questo articolo illuminante, non si parla mai abbastanza di gratitudine ed invece è così basilare per stare bene con noi stessi. Mi ha ricordato tante cose che di solito si danno per scontate ed invece si deve riportare la propria attenzione proprio alla semplicità ed alla gratitudine
Grazie Lina. Io ne approfitto per ringraziarti pubblicamente per ciò che fai e per come lo fai. Nella tua professione di suono terapeuta ed esperta di sciamanesimo e numerologia porti tanta umanità, grazia, empatia e bellezza nel mondo. Io personalmente apprezzo e stimo le persone che, nonostante le difficoltà, si mantengono coerenti con i loro valori tanto da portarli a manifesto in ogni loro gesto quotidiano. Buona vita.
La gratitudine e’ un bell’atteggiamento e mi pare di praticarla abbastanza. Mi risulta ancora un po’ difficile ringraziare per le cose difficili, dure, pesanti.
Ciao Sandra, potrebbe essere utile riflettere sul fatto che la gratitudine insieme all’altruismo e all’empatia sia uno strumento di difesa della salute. Questi valori sono fondamentali per vivere a lungo perché proteggono i telomeri (sentinelle della longevità)!
Corpo, emozioni, mente, relazione e Natura si influenzano reciprocamente e in modo sostanziale. Un abbraccio
Confesso che sentirsi felici o fortunati è un utile antidoto alla dilagante desolazione, un esercizio consolatorio talvolta efficace e necessario. Si rischia però di scivolare in un eccesso di passività, di auto-appagamento, di rinuncia alla lotta, senza la quale le troppe ingiustizie e le disparità non saranno mai superate.
Con tutto ciò, comunque, ringraziare
è doveroso, ricambiare ci fa sentire ancora meglio. Grazie Lara per avermi incoraggiata ad esprimere il mio pensiero fuori dal coro.
Grazie a te, Laura, per aver posto in luce altri sottili aspetti della questione. Effettivamente il concetto che esprimi nella tua prima parte del commento mi sembra più legato al concetto del perdono. Ottimo input per il prossimo post 😉 Grazie infinite!
Grazie Lara per questo articolo che centra il cuore della questione: la gratitudine come potente e benefico ATTEGGIAMENTO nei confronti delle persone e degli eventi della vita.
La pratica quotidiana della gratitudina porta a innescare un progressivo circolo virtuoso che, come hai scritto, ci libera da invidia e rabbia, stress e ansia, aumentando la nostra autostima.
Perchè l’atto del ringraziare è strettamente connesso con quello del ricevere e, soprattutto, dell’accogliere.
Nella mia esperienza personale ho riscontrato che quando siamo grati, di fatto lasciamo entrare nella nostra vita eventi e persone – belli o brutti che siano – e smettiamo di combatterli e contrastarli (azioni che aumentano ansia, frustrazione, stress).
E questo aumenta anche l’autostima e la sicurezza in se stessi, che ci fanno affrontare con fiducia e senza paura i fatti della vita.
Proprio così, Simona. Se non hai mai fatto un barattolo della felicità inizia subito. La teoria si trasforma in un’arma potente quando la pratichiamo in atti semplici ma concreti. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero.
Grazie, grazie, grazie Lara per questo bellissimo approfondimento sulla gratitudine.
La conquista da parte mia di questo sentimento mi ha permesso di riappacificarmi in primo luogo con me stessa e poi con gli altri. Mi piace molto l’idea del barattolo. Seguirò il tuo consiglio.
Bene, Luisa! Quando avrai stabilito quale contenitore usare e lo avrai riempito a metà sarò felice di vedere il tuo scrigno di gratitudine. Sarà bellissimo!
Dire “grazie” è la migliore preghiera che chiunque possa fare! Essere grati e trovare del buono in quello che ci circonda è un’abilità che si può e si deve imparare… e Lara in questo è una grande maestra!
Angela, ti ringrazio per questo commento. Non sono certa di essere una grande maestra ma sicuramente pratico e promuovo la gratitudine quotidianamente perché ritengo sia uno strumento potente per vivere più felicemente. Non costa nulla e riempie di gioia, orgoglio ed equilibrio.