Corpo e controllo del peso: come influiscono mente e psiche

Hai mai provato ad osservare come mangi? Mastichi o ingoi il cibo? Scegli quello che ti piace di più oppure ciò che ti capita a tiro? 

E mentre sei a tavola, ti distrai con il cellulare o sei concentrato sul cibo che hai nel piatto? La quantità che consumi è quella che soddisfa il tuo appetito oppure la tua testa? 

Sembra banale ma le risposte a tutte queste domande sono fondamentali per capire com’è il rapporto di ognuno di noi con il cibo. Il modo in cui ci si nutre, infatti, è lo specchio di come si pensa: le modalità con cui si mangia è molto simile a come vengono elaborati i concetti e ciò che si pensa è inevitabilmente condizionato dalla situazione emotiva in cui ci si trova in un determinato momento.

Spesso, inoltre, chi mangia senza masticare presenta anche la tendenza ad assorbire qualsiasi concetto senza elaborarlo assimilando le idee come totalitarie, il classico “o è tutto bianco o tutto nero”. Viceversa, chi analizza in profondità ed esamina le idee e i concetti altrui in modo critico, è portato ad assimilare il cibo sminuzzandolo, tenendolo in bocca, esplorandolo con la lingua. 

Rallentare i pensieri e quindi concedersi la possibilità di riflettere e porsi delle domande è fondamentale non solo per il nostro benessere psicofisico ma anche per rallentare la masticazione e modificare il nostro modo di nutrirci.

Per capire di cosa si tratta, ti faccio un esempio: il bambino, se lasciato libero di mangiare naturalmente, si nutre in modo lento, assaggia tutto, mette in bocca e tira fuori il cibo giocando con le sensazioni tattili che il mangiare gli procura. Se, invece, costretto dall’adulto ad accelerare o sgridato e giudicato, il piccolo avverte pressioni del mondo esterno e cercherà di adeguarsi alle regole imposte e alla frustrazione di non sentirsi all’altezza, ignorando il suo istinto e benessere fisiologico. 

Anche noi adulti, spesso, ci sentiamo travolti dal mondo esterno, da stress e tensioni e questo ci porta  a mangiare male, oppure in modo disordinato e non orientato al nostro benessere e al nutrimento del nostro corpo e della nostra mente.

Inoltre, capita che questo tipo di atteggiamento condizioni la psiche e può diventare l’origine di disturbi alimentari come la bulimia, l’anoressia e l’obesità. La persona obesa, ad esempio, mangia molto ma non è mai sazia: immette nel proprio corpo una grande quantità di cibo ma non soddisfa mai il suo bisogno di nutrimento, soprattutto a livello profondo e simbolico. La persona obesa, infatti, si comporta con il cibo proprio come fanno alcune persone con cassetti, armadi e dispense riempiti da oggetti ed elementi inutili, senza riuscire ad apprezzarli fino in fondo.

Corpo, psiche e mente non sono solo legati in modo indissolubile ma decisamente interconnessi l’uno all’altro.

Proprio come tre mondi che viaggiano in parallelo corpo, mente e psiche, sono responsabili del nostro cambiamento. Per far si che si realizzi un evoluzione nel nostro corpo, infatti, è necessario partire dalla nostra mente, il fulcro di tutto. Se allentiamo lo stress, impariamo a masticare e mangiare bene, impareremo ad analizzare le idee e i pensieri che ci raggiungono dall’esterno, ovvero a riflettere, a porci delle domande e a capire, analizzare ed indagare a fondo se questi pensieri possono essere digeriti anche da noi e dalla nostra mente. 

Se si inizia ad esercitare la facoltà di un pensiero critico (ossia considerare, valutare e confrontare le nostre idee con quelle degli altri), allora inizieremo anche a comportarci in modo diverso a tavola: l’energia fisica, psichica e mentale, prima consumata dallo stress, può ora rimanere a disposizione per l’organismo, per far funzionare il metabolismo nella maniera corretta e per trasformare il cibo in un vero e proprio nutriente che da vita e vitalità ad ogni cellula del nostro corpo.

È proprio in quest’ottica che i miei percorsi di wellness e life coaching viaggiano uno al fianco dell’altro: i risultati di un percorso, infatti, alimentano i successi dell’altro. Se desideri sapere di più sul rapporto tra alimentazione, umore e psiche non perderti i miei percorsi per te: scrivi a lara@larabernini.it oppure chiama il 3391638172!

3 pensieri su “Corpo e controllo del peso: come influiscono mente e psiche

  1. Tiziana dice:

    Mi sono rivista appieno nella mia fame nervosa e tesa dalle situazioni che mi circondano , il mio mangiare troppo , il fatto è che mi rendi conto non riesco a prendere la decisione di dire a me stessa BASTA! Tu sei meravigliosa Lara !

  2. Anna dice:

    Questi sono tutti concetti che da tempo viaggiano nella mia mente, ma in modo disordinato, senza riuscire mai ad applicarli. Con il tuo aiuto, Lara, piano piano sto imparando a districare la matassa, in modo che per ogni filo ci sia un capo e una coda, così che finalmente possa realizzare quelli che sono i miei desideri. Grazie per accompagnarmi in questo viaggio che senza di te non sarebbe mai iniziato.

    • Lara Bernini dice:

      Ciao Anna, grazie per la fiducia e la stima! Effettivamente il comportamento alimentare è un atto complesso in cui entrano in gioco numerosi fattori: fisiologico (sistema digerente, nervoso, endocrino), psicologico, religioso ed economico, credenze, umori, sentimenti, intenzioni, gusti, eventi della vita (gravidanze). Viviamo in una società in cui regna da padrone l’autocontrollo. Controllare paura, ansia, incertezza, rabbia e insicurezza significa reprimersi e la naturale conseguenza è quella di “buttarsi sul cibo”. Inevitabilmente si sviluppa il “senso di colpa” per essersi sfogati con troppo cibo malsano. Uscirne si può! Interrompere questo circolo vizioso è possibile. Prossimamente ti insegnerò a DIRE DI NO. Imparare a mettere i paletti e circoscrivere i confini è un atto importante. Se impari a dire di no con garbo tutte le volte che NON vuoi qualcosa, in breve, ci prenderai gusto e capirai quanto è bello volersi bene. A presto!

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